martedì 11 settembre 2012

La meditazione della foresta incantata



Permettete al vostro respiro di rallentare. Trovate un posto comodo sulla vostra sedia, mentre vi rilassate un po’. Voglio che immaginiate così chiaramente di stare sul sentiero di una foresta, è notte, crepuscolo, la nostra signora luna è piena e brilla in un cielo così chiaro. L’aria è fresca, chiara, potete anche sentire il profumo dei fiori. Non preoccupatevi se non potete vedere chiaramente, stiamo aspettando. Notate l’ambiente circostante, vedete gli alberi, notate il tipo, notate quanto sono vecchi questi alberi, è come se ci volessero salutare, dare il benvenuto.
Ah! eccolo, arriva. Vedo un vecchio mago con la bacchetta nella mano. Ha una mantella con il cappuccio, così anziano e così saggio e con rughe d’espressione profonde. Ci dà il benvenuto, desidera guidarci  e farci fare un piccolo giro.
Andiamo, camminiamo lungo il sentiero, seguendolo. Non cammina velocemente, gli piace indicarci la natura selvaggia intorno a noi, i differenti fiori e i differenti alberi intorno a noi. Mentre camminiamo noto il profumo dell’aglio selvatico, hmm una provvista di profumi della notte.
Un lupo cammina con noi, il suo splendido manto brilla alla luce della luna, che su di noi rende il nostro cammino così chiaro. Gufi volano con appena un fruscio e anche i pipistrelli!
Il fruscio delle foglie nella fresca brezza ci dà il benvenuto e un senso di calma, di pace, di appartenenza ci inonda. Sembra esserci un leggero pendio mentre il sentiero si snoda lungo questa foresta. Siamo pieni di energia, anni più giovani. Ognuno di noi mentre cammina sembra trovare il tempo di parlare con la nostra guida, di divertirsi. Fate le vostre domande…potrebbe non rispondervi, ma lo fa con un sorriso che dice che conoscete già quella risposta!
Guardate ogni cosa attorno a voi, sentite l’odore del muschio e delle le erbe che delicatamente sono calpestate  da voi…un lampo di bianco…oh!lo avete visto? Un unicorno con il suo piccolo…proprio lì, vi guarda, il suo piccolo dietro di lei, con le sue lunghe zampe sottili, tremolante. Siamo i primi a vedere il suo piccolo, che onore. Sa che non siamo un pericolo e ci spostiamo tranquillamente. Rimanete se volete, l’unicorno non se ne preoccupa.
Mentre il resto di noi si muove con un tale senso di sorpresa. Subito la notte sembra più chiara, più magica. Presto raggiungiamo una radura e illuminata dalla gloriosa luce della luna c’è una pozza: è come uno specchio. La signora luna brilla ed è riflessa nello specchio come superficie, non è una notte fredda e mentre aspettiamo ci viene detto di fare il bagno nella pozza, se vogliamo. Ci viene detto dalla guida che le sue acque guariscono, se ci bagniamo saremo rinfrescati. C’è una cascata proprio lì alimentata dalla pozza potete sentire l’acqua gorgogliare. Se volete fare il bagno, o non volete, quando avete finito, prendetevi il tempo di stare sotto la cascata, lasciate che la cascata vi bagni, rimanete fino a che la vostra pelle non è pulita e vibrante…non c’è fretta.
La nostra guida ci ha preparato un fuoco, ci dà un asciugamano…sentite com’è morbido…profuma di foresta. Ci sediamo sentendoci euforici e ancora ridendo e mentre ci sediamo arrivano migliaia di piccoli esseri: fate, folletti, deva, spiriti di natura, ali che brillano alla luce del fuoco…arcobaleni di colore…che lampeggiano tra di noi. C’è della musica mentre volano, una musica delicata e splendida. La calma ci inonda, sono così belli, la nostra guida ci dice che essi sono sempre qui ogni volta vogliamo tornare.
Mentre siamo seduti con questa splendide creature che saettano, vediamo l’unicorno con il suo piccolo che siede all’estremità della radura. Da grande il piccolo unicorno diventerà uno splendido stallone, ma ora sembra tutto zampe e ginocchia. Ancora altre creature arrivano intorno a noi, respiriamo appena. Ci arriva un sentimento di calma, di essere benedetti e davvero lo siamo, lentamente torniamo alla foresta e anche le fate vanno via.
La nostra guida spegne il fuoco, raccogliamo le nostre cose e portiamo questo sentimento con noi mentre seguiamo la nostra guida nella foresta. Notiamo che l’unicorno ci guarda, il suo piccolo le danza accanto cercando di prendere le fate, ridendo raggiungiamo la foresta, la nostra guida ci abbraccia e ci dà un piccolo dono e in un respiro torniamo.

 

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