mercoledì 6 ottobre 2010

Rilasciare la colpa e la paura - Flowdreaming


Tradotto con il permesso della Hay House Radio

Entreremo in questo splendido Flowdreaming. Parleremo alla Fonte, a Dio, al Dio in noi, la Fonte che si muove ondeggiando e che crea ogni cosa. Questo è il nostro mezzo per la creazione. Metteremo della splendida musica e faremo un breve Flowdreaming. Voglio che assaporiate, tocchiate, sentiate questi momenti. Sentite che la musica comincia a riversarsi come pioggia su di voi. Il suono è uno splendido mezzo per portarvi nella Fonte, nel Flusso di energia. Permettiamo al nostro corpo di rilassarsi. Lasciate andare la tensione. Lasciatela andare, ricordatevi che siete un pezzo della Fonte, non dovete portare con voi questo stress e questa tensione. Questo non è quello che vogliamo riportare a Dio, non è vero? Si.

Allora lasciatela andare, rilassatevi, abbassate muovete le spalle e lasciate andare la tensione nella mascella, tra gli occhi, lasciatela andare tutta. Rilassatevi ora e permettete alla vostra mente di scivolare in un sogno ad occhi aperti ed ora vi spostate in questo sogno ad occhi aperti dicendovi che è importante tutto questo. Abbiate una direzione in mente per questo sogno ad occhi aperti. Portiamo a noi un’immagine, vogliamo vedere qualcosa che si forma davanti a noi. Vediamo una finestra che si forma davanti a noi, una splendida finestra incrostata dal ghiaccio, come quando soffiate su un vetro gelato esso si appanna, vedete una finestra incrostata dal ghiaccio appannata. E l’asciugate con la mano, così che possiate sbirciare dentro.

Quello che vedete è una splendida Terra piena di colori e luci che danzano, splendidi, lungo questo scenario che è carico di energia e con una vivacità di colori. Ogni cosa ha un’aura intorno, un bagliore e come lo vedete ne siete attratti e la finestra si dissolve attorno a voi, mentre vi muovete attraverso di essa. E vi muovete in questo splendido paesaggio di colori e luci. E venti splendidi vi toccano i capelli, vi sfiorano le guance. Inspirate profondamente: l’aria odora di salvia, di trifoglio, di miele, odori deliziosi. Splendide sensazioni portate dal vento. Il vento dell’energia, che vi circonda, increspa e muove i vostri vestiti.

E in questo posto alzate le mani, aprite le braccia, gettate indietro la testa e vi immergete in queste sensazioni, sentimenti, nel mondo attorno a voi, nelle luci attorno a voi, nell’energia che canta silenziosamente attorno a voi, mormorando attraverso ogni cosa. E’ quasi un suono, il suono di migliaia di dolci api, il suono dell’Oceano, il suono dell’acqua che scorre, una vibrazione, il suono della creazione, della Luce, della Fonte, che si trasforma nell’esistenza attraverso il suono, mentre cresce e diventa le cose che vedete attorno a voi in tutti i contenitori, i vasi che la contengono e crea nel mondo fisico questi contenitori, questi vasi, questi oggetti, queste situazioni per raccogliere queste esperienze, questa conoscenza e questa consapevolezza.

E voi siete uno di questi vasi, di questi contenitori fatti dell’energia della Fonte, pieni di questo puro potere di Dio, di questo puro potere della Vita, di illimitate possibilità, colme di potenziali, colme dell’Essere e pensate a tutta la vita come potenziale e pensate a tutte le convinzioni che avete accumulato nella vostra vita, tutte queste cose che vi hanno detto su chi voi siete, su cosa siete. Ed alcune di esse hanno un senso, altre sembrano vecchie, altre avrebbero dovuto essere buttate da tempo, la loro utilità è finita e riconoscete che forse queste convinzioni vi hanno fatto sentire colpevoli o sbagliati o pieni di paura e pensate: questo non è quello che voglio riportare a Dio, non è una sensazione che voglio più dare alla Fonte, perché ogni cosa che sento, ogni cosa che lascio entrare va dentro nella più profonda energia della Vita, dell’Esistenza, della consapevolezza collettiva e di ogni cosa che E’, che è iscritta in quella grande Sala dei registri, è lì che voglio contribuire alla gloria, all’estasi. Voglio contribuire a qualsiasi grado di crescita dell’auto consapevolezza. Questo è quello che porto dentro e tutto quello che non mi serve lo lascio andare, mentre dico questo.

E’ come se la mia mano destra fosse piena di tutte queste cose vecchie e che rotolano via da me e mentre si allontanano, esplodono in mille punti di luce tornando all’energia da cui sono venute, alla Fonte, da cui si sono originate perché ogni pensiero, ogni imposizione, ogni regola che mi è stata data sono venuti dalla Fonte, dalla Fonte di qualcun altro e sono stati interpretati da qualcuno e tornano alla Fonte , come tutte le cose.

Ed esprimo la mia gratitudine ed il mio ringraziamento e dico: grazie per avermi permesso di sperimentarti, sia che l’abbia desiderato o no, che mi sia piaciuto o no, è irrilevante. Queste convinzioni, questi sentimenti erano lì, li ho presi, li ho sperimentati. Sono riconoscente e li lascio andare, lascio che vadano.
Che splendida questa connessione con Dio! che splendido questo scambio! che potere c’è in questo! Che gioia, che co-creazione!
Ed ora vi ritirate da questo posto, tornate indietro. E come vi voltate guardate la finestra dietro di voi. Cosa vedete? Vedete la vostra vita, di nuovo, così impegnata. E’ buffo vedere ora la vostra vita così, ma dite :”E’ la mia vita e la prendo, l’ho trasformata, non è così?”. Attraversate di nuovo la finestra. Tornate nella vostra vita. 3, 2, 1.

Di Summer McStravick

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